
Le immagini acquisite con otoscopi digitali sono state considerate accettabili dai medici per gli esami dell’orecchio nel 95% dei casi e dal revisore in cieco nel 91% dei casi. Con i videoesami della faringe, sia i medici, sia il revisore in cieco hanno avuto meno probabilità di considerare accettabili le immagini degli endoscopi digitali (rispettivamente 40% e 14%), rispetto a quelle degli smartphone (rispettivamente 63% e 55%).
“Abbiamo riscontrato che le immagini delle orecchie per l’esame obiettivo acquisite dai pazienti con un otoscopio digitale e quelle dell’orofaringe, ottenute tramite uno smartphone, erano immagini cliniche ritenute utili dagli otorinolaringoiatri”, osserva Yi Cai, autore principale dello studio.
Anche se lo studio è stato condotto in un contesto clinico, in cui erano forniti videoscopi digitali, i ricercatori hanno chiesto ai partecipanti se fossero disposti a pagare 35 dollari per una versione domestica del dispositivo da usare per future visite in telemedicina e il 91% dei soggetti ha risposto affermativamente. Inoltre, il 70% dei pazienti ha dichiarato che l’otoscopio digitale era facile da usare.
Nel complesso, l’87% dei pazienti ha segnalato di essere rimasto soddisfatto dall’esperienza di usare un otoscopio digitale e il 65% ha affermato che preferirebbe visite in telemedicina invece che in presenza, se si riuscissero a raggiungere gli stessi obiettivi con la visita da remoto.
Fonte: JAMA Otolaryngology-Head & Neck Surgery
Lisa Rapaport
(Versione Italiana Quotidiano SanitĂ /Popular Science)
